Produzione

Fase 1. Fusione

All’interno di particolari vasetti, detti crogioli, che resistono fino a oltre 1000° C (necessari per la fusione dell’oro e del rame) vengono dosati con la massima precisione e in percentuali opportune che dipendono dal tipo di oro desiderato i tre “ingredienti base”: oro puro, rame e argento. Inserendo il rame il classico color oro diventa più scuro fino a diventare quasi rosso, nel cosiddetto Oro Rosso appunto. Dosando invece i 3 materiali insieme in varie percentuali si ottengono diverse leghe con altrettanti colori che vanno dal verde al giallo, dal rosso al bianco. Preparata la giusta miscela il crogiolo viene inserito nel forno di fusione, che raggiunge i 1200°C e lo si lascia fino a che il suo contenuto non si è completamente liquefatto. A questo punto la lega viene versata dentro appositi stampi per realizzarne dei lingotti.

Fase 2. Laminazione

Il lingotto, o verga, a questo punto viene fatto passare ripetutamente dentro macchine, chiamati laminatoi, che di volta in volta ne riducono lo spessore fino a trasformarlo in un vero e proprio nastro sottilissimo.

Fase 3. Battitura

Il nastro così ottenuto viene posto su macchine che lo tagliano in tanti piccoli quadratini, chiamati scacchi, che vengono automaticamente inseriti all’interno di una risma di fogli di plastica resistente, detta forma. La forma viene poi posta in magli, talvolta computerizzati, e seguendo tracce ben precise su di essa riescono a ridurre gli scacchi al loro interno a dei veli sottilissimi e omogenei. A questo punto la foglia d’oro è completata e pronta per l’ultima fase della lavorazione.

Fase 4. Taglio e Confezionamento

La forma viene quindi messa nelle mani delle ramondine che con esperienza e con l’ausilio di specifiche pinze di legno estraggono foglia per foglia dalla forma la ritagliano con coltelli paralleli per poi inserirle all’interno dei “libretti” di carta velina, contenenti ciascuno 25 foglie d’oro.

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